Il calcio è fatto di momenti, di attimi, che più e più volte hanno meritato lo scatto. Nelle fotografie del mondo del calcio c’è la codificazione di ogni sentimento umano e la traduzione di ogni esperienza di vita attraverso le emozioni che lo sport dona agli amanti, agli sportivi, ai vittoriosi, agli sconfitti, a tutti. Come per tanti ambiti artistici in cui è stato sempre necessario riuscire ad esprimere la palpabilità dei sentimenti astratti anche la fotografia insieme al calcio, sport disponibile su www.infobookmakers.it/betflag-poker/ insieme a tanti giochi, sono entrati di diritto nelle camere alte dell’arte della storicità. In questa carrellata alcuni degli scatti che hanno permesso la dignità artistica al calcio e al connubio vincente con l’arte della fotografia.
La rovesciata di Parola
È indubbio: se avete avuto un solo album di figure Panini non potete non conoscere la sforbiciata statuaria, quasi una posa, di Carlo Parola. E’ il 15 gennaio del 1950 e si sta giocando Fiorentina Juventus. L’autore dello scatto è Corrado Bianchi, un giornalista freelance che molto probabilmente immortalò lo scatto del calcio per eccellenza, che oltre alla fama avuta anche grazie all’uso di Panini dal 1965 è stata anche pubblicata in oltre 200 milioni di copie didascaliche tradotte anche in greco, cirillico, arabo e giapponese. La rovesciata di Parola è “la foto”.
L’Urlo di Tardelli
Se si inserisse tra le foto simbolo italiane tra Colosseo e torre di Pisa non ci sarebbe nulla di strano. L’urlo di Tardelli è un segnale, un chiaro riferimento all’amore degli italiani per il calcio. E’ il 1982, è la Spagna, è il “Campioni del mondo, campioni del mondo”, è l’Italia sfavorita, l’Italia che invece spaccia via tutti e trova in finale la Germania dell’Ovest. La paura, il pensiero di aver fatto tanta strada per non vincere, poi Rossi segna e Tardelli 12 minuti dopo fa 2 a 0 per gli azzurri. Ecco l’urlo, la corsa, la gioia, la liberazione di un sogno che si avvera.
La Mano de Dios
È il famoso goal di mano di Diego armando Maradona rifilato all’Inghilterra in Messico 1986 allo stadio Azteca. Una partita destinata allo 0 a 0 finale che ha bisogno di “Una mano” per sbloccare il match per la Seleccion: arriva un crosso al centro che sembra già preda del portiere Shilton, 20 centimetri in più di Maradona. Ma El Pibe pizzica la palla con il pugno che finisce dentro. Tutti si accorgono del fallo, tranne una persona che però è fondametale per l’annullamento, il direttore di gara Nasser, tunisino che valuta il goal come valido.
Altre foto storiche
Tra le altre fotografie che hanno segnato il mondo del calcio e la sua storia ci sono anche i pianti azzurri di Baresi, Maldini, Baggio, Di Biagio, sui dischetti quasi sempre nemici degli azzurri. E tra le più recenti un certo Zidane che spalle alla coppa del Mondo abbandona il campo dopo l’espulsione. Un momento perfetto che immortala non l’abbandono del campo, ma l’abbandono della coppa, della carriera, e il mancato lieto fine di uno dei giocatori più forti tra i due millenni.