Case antiterremoto: quali leggi dobbiamo conoscere prima di comprare o costruire casa?

Non è un argomento semplice parlare di leggi e costruzioni antisismiche, è purtroppo una necessità dettata dagli eventi tragici di questi anni con terremoti che hanno distrutto interi  borghi storici e città importanti come L’Aquila, Norcia, Amatrice e tempo dietro colpì Assisi e l’Irpinia. L’Italia è posta su una grossa placca che si sta spostando, vicino alle zone vulcaniche o laghi vulcanici dormienti si è abituati a sentire piccole scosse di assestamento che, purtroppo, in alcune regioni stanno diventando sempre più percettibili e forti. Le nostre case sono in grado di resistere a terremoti sempre più forti? Per costruire una casa quali requisiti tecnici deve seguire un ingegnere, un architetto, un costruttore?

Per fortuna, molte società edili sono serie e offrono ai futuri proprietari uno strumento utile interno alla società costruttrice, ovvero, un ufficio tecnico che ha il compito di seguire le fasi delle costruzione e anche la manutenzione negli anni considerando proprio questo aspetto il requisito antisismico secondo l’NTC 2018 che ora andremo ad analizzare. Potete approfondire su Costruzioni Antisismiche di Vanoncini

NTC 2018, legge che regola la sicurezza edilizia antisismiche

NTC sta per Norme Tecniche per le costruzioni, la sigla 2018 indica l’ultimo decreto ministeriale 17 gennaio/22 marzo 2018 che ha aggiornato alcune regole sostituendo l’NTC 2008 (D.M. 14 gennaio 2008). L’ultimo decreto è stato emanato e gestito da tre enti istituzionali: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dell’Interno e dal Capo del Dipartimento della Protezione civile. Non si è cancellato nulla delle leggi precedenti, l’ultima riforma ha riunificato in un unico testo diversi decreti ministeriali che ponevano l’attenzione all’obbligo di definire nei progetti costruttivi anche l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni con inserimento di prestazione e requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità anche in caso di incendo e di durabilità. Un quadro completo, quindi, che prevede tutti i danni derivanti da un terremoto molto forte che potrebbe provocare non solo il tremore della struttura con possibile crollo dell’edificio ma anche il pericolo di incendio interno o esterno, il danno a componenti dell’edificio che seppur costruito resistete potrebbe per usura del tempo aver perso la sua resistenza o efficacia. La legge impone che proprio nel progetto vengano definite le caratteristiche dei materiali, dei prodotti e degli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere.

Tre principi tecnici

Il testo NTC 2018 può essere letto e ricercato nella Gazzetta Ufficiale, nei search dei siti dei ministeri che l’hanno approvato insieme al Capo del Dipartimento Protezione Civile, in diversi siti che ne propongono la lettura. È molto lungo, dopo l’Oggetto, la Sicurezza e Prestazioni attese ci sono altri punti fino ad un totale di 12 e due allegati sulla Pericolosità sismica e la Tabella dei parametri che definiscono l’azione sismica. Nella Seconda parte, con il titolo “Sicurezza e Prestazioni Attese”, troviamo tre principi tecnici di valutazione e controllo che dai NTC 2008 e 2005 si ricavavano da diversi DM mentre ora sono riuniti in pochi articoli in un unico paragrafo ministeriale. Parliamo delle Verifiche strutturali con il metodosemiprobabilistico agli Stati Limite, la citazione degli Eurocodici, norme europee per la progettazione strutturale, l’utilizzo di un sistema di verifica definito con la sigla TA, Tensione Ammissibile o Tensione di sicurezza.