La guida per scegliere una telecamera a batteria

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La telecamera a batteria è più facile da installare rispetto ad un modello tradizionale con i cavi. Tuttavia è molto importante comunque stare attenti a scegliere il modello più adatto alle esigenze individuali. Ne esistono in commercio tanti modelli e tutti, grazie alle innovazioni della tecnologia all’avanguardia, si rivelano dei modelli estremamente efficienti. Tra l’altro, essendo delle telecamere Wi-Fi, non c’è la necessità nemmeno di installare cablaggi di vario tipo, per cui per l’installazione della telecamera a batteria non occorre nemmeno predisporre opere di muratura. Questo rende tutto molto più semplice il rivolgersi ad un prodotto di questo genere. Prima di scegliere la telecamera che sembra faccia al caso nostro occorre tenere conto del fatto che le prestazioni di questi dispositivi sono in genere standardizzate. A seconda del caso, però, può cambiare la resa.

Le varie tipologie a disposizione

È meglio scegliere un prodotto che sicuramente rende più produttiva la qualità del dispositivo tenendo conto del rapporto fra qualità e prezzo. Non è detto, infatti, che per una telecamera a batteria il prezzo possa essere più basso rispetto alle telecamere tradizionali con cavi. Quindi bisogna scegliere bene a quale prodotto rivolgersi, in considerazione anche del fatto che, se c’è bisogno di installare più telecamere di questo tipo, la spesa potrebbe essere più consistente.

In questo caso, se si ha bisogno di più telecamere, potrebbe essere vantaggioso l’acquisto di un kit. E a questo proposito non possiamo non fare riferimento alla telecamera 100% senza filo a batteria da esterno proposta da Sicurezza.pro. Il prodotto di cui stiamo parlando ha una risoluzione Full HD e un obiettivo grandangolare per una visione a 120 gradi.

Si avvale di raggi infrarossi integrati e garantisce anche la visione notturna a lunga gittata. Questo prodotto dispone di un’app per dispositivi Android e iOS, per l’accesso e la gestione da remoto.

Naturalmente in commercio esistono tantissimi prodotti, come per esempio le micro e le mini telecamere a batteria. Sono dei prodotti che in genere vengono impiegati per esigenze particolari e non per la videosorveglianza continua. Infatti bisogna tenere conto della durata limitata della loro autonomia.

Le batterie utilizzate per le normali telecamere sono a lunga durata e, a seconda del modello scelto, possono avere un’autonomia che va dalle quattro alle dodici settimane.

Ci sono anche modelli di telecamere a batteria dotati di pannelli solari. Queste telecamere non hanno limiti all’autonomia e non richiedono di essere ricaricate periodicamente perché si autoalimentano grazie all’energia ricavata dai raggi del sole.

Le caratteristiche più importanti

Se le caratteristiche tecniche delle telecamere a batteria sono standardizzate e quindi non costituiscono un particolare problema, bisogna stare attenti a delle altre caratteristiche che comunque sono molto importanti.

Per esempio è meglio scegliere delle telecamere a batteria con la risoluzione video sempre Full HD. Inoltre dovrebbero essere dotate di sensori di movimento intelligente chiamato PIR. Si tratta di un sensore predisposto per reagire soltanto al movimento degli esseri umani o ad animali di grossa taglia dal peso superiore ai 25 chili.

Poi ci sono anche i LED infrarossi, che normalmente hanno una portata nominale di 20 metri. Tuttavia la loro resa è variabile, perché dipende molto dalla presenza di fonti luminose nell’area interessata da monitorare durante le ore notturne. Infatti di notte la portata dei LED si può ridurre, arrivando a non superare i 7 o 8 metri circa.

Un altro dato che non bisogna dare per scontato è costituito dall’audio bidirezionale, sempre molto importante. Bisogna verificare sempre che il modello che vogliamo scegliere ne sia dotato, perché alcuni modelli che non sono all’avanguardia invece non lo presentano.

Tutte queste caratteristiche sono molto importanti per determinare in generale l’efficienza della telecamera e per garantirci una protezione più sicura in caso di intrusioni in casa da parte di malintenzionati, non dimenticando che la presenza della telecamera già di per se stessa può agire come deterrente nei confronti dei ladri.

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Tecnologia, come collegarsi a internet via satellite?

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Prima di capire come collegarsi alla linea Internet tramite satellite, dobbiamo comprendere di cosa si tratta quando parliamo di connessione satellitare. Dopodiché potremo affrontare vantaggi e svantaggi, confrontando con altri sistemi di navigazione. In particolare i pro e i contro sulla connessione satellitare sono affrontati da Chetariffa, uno dei comparatori di tariffe online più affidabili.

Cosa si intende per connessione satellitare?

La connessione satellitare tramite Internet, rappresenta uno strumento ideato per navigare sul web senza fili. Questo significa che grazie alla presenza di satelliti posizionati intorno alla Terra, noi possiamo navigare comodamente su Internet. In questo modo la connessione è accessibile praticamente su qualsiasi punto della superficie terrestre e in particolare parliamo della cosiddetta banda Ka (K-above band). Parlando in termini tecnici, si tratta di una rapidità di 50 megabit al secondo. Siamo di gran lunga sopra la soglia dell’ADSL, la quale non riesce di suo a oltrepassare i 20 megabit al secondo.

Quali strumenti servono per avviare la connessione?

Questo tipo di connessione necessità quindi di un satellite, di stazioni terrestri, di una parabola e infine di un mode connesso. Questi elementi comunicano tra loro costruendo un sistema, che consente all’utente di ricevere le onde inviate dal satellite tradotte in informazioni digitali. Una connessione di questo tipo ricorda senza dubbio il famoso GPS. Parliamo di un sistema di geolocalizzazione che si basa su un sistema di circa 25 satelliti posizionati intorno alla Terra. Tutte le volte che attiviamo sul nostro smartphone il GPS, il satellite inizia a comunicare con il nostro dispositivo fornendoci una localizzazione perfetta.

Pro e contro della connessione satellitare

Uno dei vantaggi di una connessione di questo tipo, è senza dubbio l’assenza di una linea telefonica. Infatti non sarà previsto nessun costo aggiuntivo, e risparmieremo molto più del solito. Inoltre si abbassa la difficoltà di installazione e il numero di contratti firmati dall’utente. Parliamo di uno strumento rapido, pulito e molto meno complicato da un punto di vista burocratico. Tra gli aspetti negativi, individuiamo invece quello di avere sempre un margine di errore. Questo significa che dovendo essere perfezionata ancora, questa connessione può mostrare delle falle di sistema. Una delle criticità più evidenti è la latenza (o lag): parliamo di un ritardo nella navigazione. Questo avviene in quanto tantissimi contenuti viaggiano sul web, un numero decisamente impressionante. Perciò la probabilità di incorrere almeno una volta in rallentamenti è abbastanza alta. C’è anche da dire che parlando di una connessione che avviene tramite satellite, c’è il rischio che gli agenti meteorologici incidano molto sulla rapidità di navigazione. In caso di forte pioggia oppure grandine, o vento, il segnale avrebbe serie difficoltà ad arrivare a destinazione. C’è chi sta sviluppando delle coperture che possano superare questo problema e consentire tranquillamente di avere sempre un segnale ad alta frequenza. Anche nel caso di forti tempeste o agenti metereologici avversi.

Conclusioni

Avere una connessione internet tramite satellite, può avere diversi vantaggi. Infatti possiamo godere di una velocità di navigazione altamente buona, rispetto ad esempio all’ADSL. C’è però da dire che dobbiamo assolutamente valutare anche gli aspetti negativi. Uno tra questi è sicuramente legato ad interferenze di tipo meteorologico, che possono impedire in modo drastico la ricezione del segnale. A questo stanno lavorando società attive nel campo, al fine di rendere fruibile la connessione anche in casi di criticità. I rallentamenti inoltre in cui possiamo imbatterci ogni tanto durante la navigazione, sono normali. Infatti per tutta la mole di contenuti che viaggia, è difficile che ci sia sempre una costante fluidità sul web. Sicuramente però avremo molti meno problemi rispetto ad altri tipi di connessione, inoltre la complessità burocratica e di installazione sono ridotte al minimo.

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I dispositivi tech più amati dagli italiani

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Un fattore, più di qualsiasi altro, ha letteralmente rivoluzionato la vita dei cittadini di tutto il mondo: la tecnologia. Grazie ad essa l’esistenza di ogni singolo cittadino è nettamente migliorata, risultando estremamente più semplice e meno complessa. La tecnologia ha accorciato, a suo modo, le distanze.

Basti pensare alla possibilità di effettuare videochiamate con amici o parenti che la vita, purtroppo, ha allontanato fisicamente, ma che grazie alla tecnologia ci sono a loro modo vicini. Di esempi, in tal senso, se ne potrebbero fare svariati. Inutile negare, inoltre, come la tecnologia sia diventata ancora più presente nelle nostre vite nell’ultimo nefasto anno, che completamente stravolto le nostre abitudini.

Lo smartphone resta lo strumento hi-tech preferito

L’avvento della pandemia, infatti, ha dato una ulteriore accelerata all’utilizzo dei dispositivi elettronici, rendendo tutti noi italiani, popolo culturalmente retrogrado dal punto di vista tecnologico, decisamente più moderni, avvicinandoci ad usi e costumi che in altre parti del mondo sono abituali ormai da svariato tempo.

Ma quali sono gli strumenti tecnologici preferiti dagli italiani? Il 2020, in tal senso, ci fornisce un chiaro spaccato di quali siano le preferenze degli abitanti dello Stivale. In vetta, sovrano assoluto dell’intero settore, resta lo smartphone, strumento al quale è praticamente impossibile rinunciare: anche le persone meno avvezze all’utilizzo dei dispositivi tecnologici ne posseggono uno.

Il volume d’affari di questo comparto, tuttavia, vira in area negativa rispetto al 2019: nonostante la forte ascesa dell’acquisto online di telefonini, un incremento di oltre il 60% nell’ultimo anno, il settore ha registrato, complessivamente, un calo di quasi il 7%. Una diminuzione dovuta, in parte, al generale quadro di incertezza causato dalla pandemia, che ha reso la sostituzione dello smartphone un elemento di secondaria importanza.

Dad e smart working: vola il comparto workstation domestica

Se l’emergenza sanitaria ha avuto un riflesso negativo nel settore della telefonia mobile, altrettanto non si può dire per quanto concerne altri dispositivi particolarmente amati nel nostro paese, nella maggior parte riconducibili alla cosiddetta “workstation domestica”. Lo smart working e la didattica a distanza hanno inciso positivamente sul vertiginoso aumento di alcuni prodotti.

Basti pensare al vertiginoso aumento delle vendite di personal computer, diventati pressoché indispensabili per poter lavorare adeguatamente in remoto: un incremento di oltre il 50% rispetto al 2019, che testimonia come questo dispositivo sia diventato ancor più importante nella vita di ogni singola persona.

D’altro canto, le opzioni offerte dal personal computer sono davvero molteplici: garantisce la miglior visione di eventi cinematografici e serie televisive, come testimonia il successo di Netflix; un’esperienza decisamente più coinvolgente nel mondo dello svago, accedendo a siti dediti al mondo dell’entertainment come quelli recensiti sul portale casinoonlineaams.com; possibilità di archiviare una serie infinita di documenti, decisamente maggiore rispetto a qualunque altro dispositivo tecnologico.

Gli italiani si innamorano dei droni

Il lavoro a distanza ha comportato un maggior utilizzo di altri strumenti tecnologici strettamente correlati all’utilizzo di un personal computer. Non si spiega altrimenti il boom delle webcam, cresciute di oltre il 70% rispetto a dodici mesi fa, strumento risultato estremamente utile anche durante il rigido periodo del primo lockdown, quando il web rappresentava, a conti fatti, l’unica opportunità di contatto col resto del mondo.

Un ottimo incremento è stato messo a segno anche dai tablet, cresciuti del 20%, rivelatasi uno straordinario dispositivo di supporto per la didattica a distanza, in grado di aumentare la connettività tra studenti e corpo docente. Uscendo dal perimetro della “workstation domestica”, non si può far altro che notare come l’utilizzo dei droni sia aumentato esponenzialmente.

Sarà stato l’effetto post-lockdown, animato da un salubre desiderio di uscire di casa e trascorrere la maggior parte del tempo all’aria aperta, ma il cospicuo aumento (+55%) della vendita di questo dispositivo hi-tech, strettamente correlato all’ambito del divertimento, ha stupito tutti gli addetti lavori.

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L’importanza dei sistemi di aspirazione e depurazione dell’aria

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Quando si parla di bonifica ambientale e di aspirazione occorre considerare l’importanza di questa determinata procedura affinché si possa avere la sicurezza che la medesima venga svolta con estrema cura e si possano prevenire determinate situazioni che hanno delle ripercussioni abbastanza pesanti.

Ecco cosa tutto occorre conoscere di questa procedura.

A cosa serve la bonifica ambientale

Quando si parla di bonifica ambientale occorre prendere in considerazione il fatto che si parla di una procedura fondamentale che deve essere svolta con un obiettivo ben preciso, ovvero fare in modo che l’intera area possa essere completamente privata di germi e batteri di ogni genere.
Specialmente a livello industriale, ogni ambiente lavorativo deve essere caratterizzato dalla totale assenza di determinata sostanze che possono essere sinonimo di problematiche per le vie respiratorie dei vari dipendenti, garantendo loro l’occasione di operare in un’area sicura sotto ogni punto di vista e totalmente priva di elementi che possono arrecare dei grossi danni alle parti del corpo vitali dei lavoratori.

Occorre quindi valutare attentamente questo genere di dettaglio affinché sia possibile evitare che un dipendente possa stare male e quindi andare a creare delle potenziali situazioni di pericoli abbastanza complesse da dover fronteggiare, dettaglio molto importante da tenere bene a mente.

I sistemi di depurazione dell’aria

I sistemi che permettono di depurare l’aria rappresentano la vera soluzione da sfruttare che garantisce un livello qualitativo salutare in grado di far fronte a tutte le proprie esigenze, prevenendo quindi ogni potenziale problematica che si cela appunto dietro questo aspetto.
Ogni singolo sistema deve essere necessariamente studiato nel dettaglio affinchè sia possibile evitare che la situazione possa peggiorare con il passare del tempo, quindi rendere la situazione tutt’altro che semplice da sostenere.

Pertanto, quando si parla di bonifica ambientale, è di fondamentale importanza fare riferimento a una serie di strumentazioni il cui obiettivo finale è proprio quello di migliorare notevolmente la situazione all’interno dell’impresa, prevenendo problematiche di varia natura.
Inoltre occorre anche sottolineare come questo tipo di procedura debba essere svolta con una certa frequenza proprio per evitare che le suddette problematiche possano in qualche modo rendere la situazione tutt’altro che piacevole da fronteggiare.

Bisogna sempre tenere gli occhi ben aperti in questo caso e puntare sulla qualità degli strumenti che devono essere sfruttati per purificare e filtrare l’aria, ottenendo quindi un risultato finale maggiormente congruo alle proprie domande.

Solamente in questo modo è possibile assicurare ai dipendenti la totale sicurezza nel momento in cui si vuole operare in ambienti sicuri, senza che possano nascere complicanze di vario genere che hanno delle ripercussioni pesanti a livello aziendale, dettaglio fondamentale da non dimenticare.

Come e dove acquistare i sistemi di aspirazione

I sistemi di aspirazione che devono essere acquistati necessitano di essere sottoposti a una revisione attenta e precisa con il fine di raggiungere un risultato finale ottimale e avere l’opportunità di operare in totale sicurezza.

Questo tipo di strumento deve essere semplice da sfruttare e allo stesso tempo evitare che la situazione possa essere tutt’altro che semplice da fronteggiare.
Proprio per questo motivo è di fondamentale importanza andare alla ricerca di uno strumento che sia semplice ed efficace e a vendere tali prodotti è l’azienda Bruno Balducci, che può essere raggiunga anche presso il sito web www.brunobalducci.com/ grazie al quale si ha l’occasione di entrare in possesso di sistemi aspiranti in grado di rispondere a tutte le proprie domande.

Grazie all’intervento di questa ditta si ha l’occasione di optare per sistemi aspiranti di prima qualità il cui obiettivo ultimo è quello di migliorare la qualità dell’aria che si respira all’interno di un’azienda o capannone, senza alcun tipo di esclusione.

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Placche sottili, la rivoluzione di Axolute Air

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Se siete alla ricerca di componenti che riescano a completare funzionalmente ed esteticamente l’impianto elettrico della vostra abitazione, allora la linea Axolute di Bticino S.p.A. è ciò di cui avete bisogno.

Cos’è Axolute?

Axolute è una linea per ambienti interni che riesce a coniugare bellissime serie civili classiche con l’innovazione tecnologica più avanzata.
È possibile optare per componenti tradizionali o componenti digitali molto evolute e funzionali, in modo da rendere la casa perfetta per il vostro stile di vita e le vostre esigenze quotidiane.
Dal punto di vista del design, la scelta è molto varia per tutte le componenti, sia nei colori che nelle finiture, perciò avrete innumerevoli possibilità e soluzioni per rendere la vostra casa elegante, raffinata e a portata di clic!

La gamma che potete trovare sul catalogo Axolute di Bticino è davvero molto vasta e comprende varie componenti:

  • placche;
  • cornici;
  • tasti per comandi assiali, basculanti o sweet click;
  • prese TV;
  • prese flat;
  • deviatore energy saving;
  • torcia estraibile;
  • lampada direzionale, orientabile a 360° o da lettura;
  • dimmer universale;
  • citofoni e videocitofoni.

Questi dispositivi vengono installati nelle normali scatole ad incasso nelle pareti in muratura o cartongesso, nella composizione preferita dal cliente che va da due a sei moduli.
Ulteriori informazioni e consigli su Axolute Air sono disponibili sul sito impianti.tech.

Quali sono le caratteristiche della linea Axolute Air?

Una linea particolare proposta dalla gamma Axolute di Bticino è quella denominata Air. Essa si caratterizza principalmente per le dimensioni dei vari dispositivi ridotte al minimo e per nulla invadenti: lo spessore che sporge dalle pareti è di appena 3,5 millimetri (ancor più inferiore rispetto ai 4,5 mm della precedente e già rivoluzionaria gamma Livingllight Air).
La linea Axolute Air è innovativa e si adatta a tutte le esigenze funzionali, ma soprattutto riesce a dare quel tocco di stile in più all’arredo della vostra abitazione rendendola unica e originale.

Colori e design con Axolute Air

Per quanto riguarda il design di cornici, placche e prese, la vasta gamma Air offre la possibilità di componenti realizzate in diversi materiali come legno, pietra, vetro, pelle, plastica tecnologica o pregiata, alluminio o acciaio inox.
La forma potete sceglierla voi fra due diverse alternative: ellittica dalle linee morbide e più soft, o rettangolare con angoli squadrati e più evidenti sulla parete.

Le colorazioni disponibili sono varie, a seconda ovviamente del materiale utilizzato; le principali sono Bianco Axolute, Antracite, Tech e Bianco opaco. Quest’ultima si presenta come una soluzione del tutto esclusiva poiché la tonalità opaca è stata pensata per poter essere tinteggiata, magari dello stesso colore delle pareti, mettendo così in evidenza la sua capacità di mimetizzarsi e quindi integrarsi perfettamente con l’ambiente circostante.
Per quanto riguarda i tasti dei comandi, anch’essi sono disponibili nelle medesime versioni.

Per i clienti più esigenti, inoltre, è disponibile un ottimo servizio di personalizzazione davvero unico. Per uffici o studi aziendali, ad esempio, è possibile applicare su tutte le placche un logo o un simbolo di qualunque colore (anche più di uno); per gli ambienti più ‘in’ ed eleganti si possono realizzare finiture Monochrome, caratterizzate dalla continuità tra cornice e interruttori nelle versioni bianco, alluminio, antracite, oro lucido o satinato, o ancora le esclusive placche Swarovski realizzate completamente a mano e solo su richiesta speciale.
Infine, per gli impianti che si basano su tecnologie più avanzate e moderne, sono disponibili componenti monocromatiche completamente in vetro con effetto bianco o nero.

Tecnologia e funzioni di Axolute Air

Dal punto di vista del funzionamento, la prima cosa che il cliente deve fare è scegliere se optare per un sistema tradizionale, oppure se completare il proprio impianto elettrico con componenti tecnologicamente avanzate.

Nel primo caso, vi sono tre possibili soluzioni da poter adottare che riguardano i tasti all’interno delle placche: i classici comandi basculanti che definiscono on e off con un clic in alto o in basso; i comandi assiali che accendono il punto luce alla prima pressione centrale e lo spengono alla seconda; i comandi sweet click elettronici (ad esempio per alzare o abbassare tapparelle, aprire o chiudere finestre) che danno l’idea di avere dei dispositivi digitali anche se si tratta in realtà di un impianto tradizionale.

Nel caso in cui invece decideste di puntare su un sistema digitale, la vostra abitazione verrà plasmata dalla tecnologia MyHOME_Up, funzionale ed incredibilmente efficiente. Ciò significa che innanzitutto verrà installato un display di controllo, perfettamente in linea con il design della vostra abitazione, che vi permetterà di controllare e programmare tutti i dispositivi elettronici, le prese e i punti luce da un’unica interfaccia digitale. Questo garantirà innanzitutto grande risparmio energetico, maggior sicurezza grazie al controllo anche a distanza e il massimo comfort quando siete in casa.

Questa tipologia di sistema viene perfettamente completata dall’utilizzo di elegantissimi interruttori touch e altri dispositivi di controllo per i vostri apparecchi domestici come ad esempio ronzatori, suonerie e cronotermostati.

Nel caso di impianti installati in complessi pubblici o privati di vaste dimensioni, è disponibile una versione più avanzata rispetto alla tecnologia MyHome definita Konnex, che si presenta senza dubbio come la migliore scelta per la Building Automation.

Infine, a completare il catalogo della vasta proposta Axolute, trovate l’opzione dei comandi basati su tecnologia radio, perfetti sia per impianti nuovi ma soprattutto per ristrutturazioni o piccoli lavori di manutenzione domestica poiché permettono di aggiungere punti luce senza dover intervenire sulla muratura dell’edificio.

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Cosa c’è da sapere sui videowall

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Noti anche con il nome di “maxi schermi”, i videowall sono costituiti da un numero di moduli che varia a seconda delle loro dimensioni: nelle soluzioni più recenti tali moduli sono schermi al plasma, schermi a cristalli liquidi o pannelli retroproiettati, mentre sono meno avanzati dal punto di vista tecnologico i monitor CRT. Questi ultimi si basano sul tubo catodico (CRT, infatti, è la sigla di “cathode ray tube”), e ormai sono stati soppiantati da schermi più evoluti: quelli al plasma, indicati con la sigla PDP, si caratterizzano per lo schermo piatto e per immagini le cui dimensioni, di solito, sono maggiori di 32 pollici; quelli a cristalli liquidi, indicati con la sigla LCD, si caratterizzano a loro volta per lo schermo piatto e per immagini le cui dimensioni possono superare addirittura i 100 pollici.

I vari monitor per videowall sono combinati tra loro in base al formato che si vuole ottenere: essi sono pilotati e gestiti da una centralina apposita e proiettano una parte dell’immagine complessiva che deve essere visualizzata sul maxi schermo. Proprio come accade in un puzzle o in un mosaico, è l’unione dei “pezzi” di immagine visualizzati sui vari monitor che dà vita all’immagine complessiva. 

I videowall possono essere installati in maniera fissa o per un periodo di tempo limitato, per esempio in occasione di una fiera o di una manifestazione destinata a durare pochi giorni: in questo secondo caso, si ricorre al noleggio videowall, che permette di usufruire del maxi schermo desiderato senza che si sia costretti ad acquistarne uno. Le installazioni tipiche prevedono una visualizzazione in sedici noni o in quattro terzi, con i monitor che vengono affiancati e posizionati in orizzontale, ma le opportunità da questo punto di vista sono molteplici: si può optare, per esempio, per un’installazione in verticale, o addirittura per formati molto meno consueti. Basti pensare ai videowall circolari, che “circondano” chi li visualizza grazie a un allestimento che sfrutta tutte e tre le dimensioni. Per intervenire sui formati è sufficiente gestire i vari monitor e le staffe di supporto, che si rivelano estremamente flessibili e che si prestano a modifiche di ogni genere, all’insegna della massima versatilità.

L’evoluzione tecnologica che coinvolge anche il settore dei videowall produce importanti miglioramenti sempre più evidenti con il passare del tempo: un esempio può essere individuato nelle cornici dei monitor, il cui spessore un tempo si traduceva in una resa poco piacevole sul piano estetico, paragonabile a un effetto a scacchiera che si sarebbe evitato volentieri. Oggi tale effetto è quasi scomparso, o comunque è molto meno evidente rispetto a un tempo: le cornici, infatti, hanno spessori di pochi millimetri, in genere non superiori ai 3 millimetri e mezzo, e sono pressoché impossibili da notare a distanza. 

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L’innovazione in aiuto alle api

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In questo periodo, gli apicoltori, lavorano alacremente per prepararsi alla nuova stagione a cui, finalmente, si guarda con ottimismo. Gli ultimi anni il mondo dell’apicoltura ha vissuto periodi veramente difficili, ma sembra che le laboriose api stiano ritrovando la loro salute e il miele promette bene.

Apimell ci racconta il mercato del miele

La più importante mostra mercato internazionale, Apimell, specializzata nel settore dell’apicoltura si è tenuta a Piacenza proprio il fine settimana scorso e dai numeri si direbbe che il mercato è in netta crescita. All’evento hanno partecipato 150 produttori di miele provenienti da tutta Italia  con oltre 40.000 visitatori, italiani e stranieri, in 3 giorni.

Il convegno tenuto durante la mostra mercato ha puntato sulle moderne tecnologie che mirano a combattere parassiti e malattie che colpiscono gli alveari, per non correre più i rischi degli anni scorsi che avevano messo a serio rischio la produzione nazionale di miele. L’innovazione sta aiutando moltissimo il settore  tanto che importanti aziende hanno messo a punto specifiche soluzioni digitali, come sistemi micro-elettronici integrati e sensori, per tutelare la sicurezza delle api. Questa tecnologia, in particolare, va a sostegno dei produttori di miele che posizionano le arnie in alta montagna, lontano dai centri abitati, per ottenere un prodotto migliore, ma più difficile da controllare.

Apidolomiti punta alla tecnologia

Uno degli enti più interessati a queste innovazioni è proprio Apidolomiti, la cooperativa che riunisce gli apicoltori della provincia di Belluno e che ha ottenuto la DOP per il miele delle Dolomiti, riconosciuto anche dall’Unione Europea. Uno dei soci principali della cooperativa da tempo sostiene che l’innovazione può essere un valido aiuto per la conservazione della tradizione, tanto che da poco ha realizzato un “sistema di monitoraggio in tempo reale della temperatura interna ed esterna delle arnie in sede”. Questo monitoraggio è molto utile anche quando si sposta il “glomere”, ossia l’ammasso di api operaie che si uniscono tra di loro per mantenere la temperatura costante durante i mesi più freddi. Speriamo che tutta questa tecnologia faccia tornare a lavorare le api serenamente.

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Mitsubishi e LG: le migliori app per i climatizzatori

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Poter controllare il condizionatore da remoto è una gran comodità! Si può impostare la temperatura, accendere e spegnere, tutto per evitare consumi e per rientrare a casa trovando sempre il clima adatto.

App per treni

Un interessante app per visualizzare tutti gl orari del treno, puoi visualizzare questa app treno e consultarla comodamente con il tuo smartphone.

App Mitsubishi

Grazie all’app MH-WIFI è possibile gestire il sistema di climatizzazione della propria casa: accendere, spegnere, regolare il flusso d’aria, la temperatura, impostare raffreddamento o riscaldamento, deumidificatore, velocità di ventilazione in pochi click grazie alla connessione internet e a uno smartphone o tablet.

La caratteristica molto particolare di questa applicazione è che permette il controllo di più ambienti poiché agisce indipendentemente su ogni unità. Questo permette un buon livello di confort e di risparmio energetico.

L’app garantisce: una buona sicurezza degli accessi grazie all’account protetto da password; identificazione univoca dell’unità che si intende controllare; scelta di modalità di funzionamento; impostazione programmazione settimanale, fino a 39 cicli.

App LG

Anche la LG ha creato la sua linea di condizionatori gestibili con telecomando o smartphone tramite app. L’applicazione, fornita sia per Android, sia per IOS è configurabile sia con sistemi mono, sia multi split, offrendo comfort in ogni momento della giornata. Questa applicazione, oltre alle funzioni classiche, controlla anche il funzionamento del climatizzatore di casa indicando se ci sono anomalie o malfunzionamenti permettendo di contattare immediatamente il centro Assistenza condizionatori a Roma, e risolvendo il problema in poco tempo.

Alle funzioni di accensione, spegnimento, regolazione temperature, programmazione giornaliera o settimanale, si aggiungono altre funzionalità particolari come il controllo dei deflettori, il monitoraggio dei consumi e le scadenze per la manutenzione dei filtri.

Perché utilizzare le app?

Comodità a parte, le applicazione che permettono la gestione dei climatizzatori da remoto hanno lo scopo duplice di consentire il maggior comfort abbinato al minor consumo energetico. In mancanza di controllo da applicazione, per trovare una temperatura piacevole al rientro in casa, si dovrebbe lasciare acceso l’impianto tutto il giorno, sprecando inutilmente dell’energia. Diversamente  di dovrebbe mettere al massimo della potenza appena rientrati in casa e non sarebbe certo piacevole dover aspettare che rinfreschi, oltre a vedere il contatore che gira come se fosse impazzito. Puntando la temperatura per una determinata ora, il condizionatore lavorerà con tutta calma e al vostro rientro sarete accolti dalla temperatura ideale.

 

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L’arredamento del futuro

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Negli anni cinquanta, se chiedevi ad un bambino come si immaginava le case del 2000 te le disegnava piene di tecnologia ed apparecchi che facevano di tutto. C’è da dire che la fantasia dei bambini non è certo andata lontano dalla realtà, anzi, possiamo dire che ha colpito nel segno. E, se lo chiediamo ad un bambino di oggi, come potrebbe immaginare la casa futura?

Mobili multiuso ed elettrodomestici intelligenti

Per i bambini di oggi è molto più difficile immaginare la casa del futuro. Molte abitazioni, negli anni cinquanta, erano  prive di elettrodomestici e i mobili avevano un ruolo ben preciso: l’armadio per riporre i vestiti, la sedia per sedersi, ecc., ma oggi tante cose ci sono già, quindi cosa succederà con il passare del tempo?

Una delle rivoluzioni degli ambienti abitativi del futuro sarà proprio dovuta ai mobili che acquisteranno una funzione multiuso. Uno sgabello, ad esempio, potrà tranquillamente fungere da seduta, ma anche da comodino o da piccolo tavolino porta oggetti. Tutto ridurrà le sue dimensioni per adeguarsi alle nuove strutture abitative sempre più piccole e al nuovo trend commerciale, visto che molti mobili sono acquistati sul web, quindi devono essere comodi e leggeri per poter essere spediti. La prova? Lo studio di mobili di 4D (che acquisteranno la loro forma originale tramite stimolazione idrica) o quelli in cartone: facili da piegare e da spedire.

Gli elettrodomestici, ormai, fanno parte di tutte le case, quindi non resta che potenziare la loro intelligenza artificiale. Potranno essere connessi tra loro e controllabili attraverso un app: sei in ufficio e comunichi alla tua lavatrice di fare il bucato o al forno di avviare la cottura dell’arrosto. A questo si aggiungono forni muniti di ricette già pre-impostate, fornelli e cappe che si parlano, frigoriferi che ti dicono cosa devi acquistare, senza neppure doverli aprire e ti aiutano anche a scegliere gli ingredienti per una ricetta che vuoi realizzare. Le case del futuro saranno autonome in tutto per tutto, a questo punto solo noi esseri umani siamo davvero inutili.

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Valentino Rossi, parlerò del mio futuro a luglio

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Nel GP Italia Valentino correrà senza pubblico ed ancora non si sa cosa farà nella prossima stagione. Il suo percorso in MotoGP non dipende solo da lui ma anche dalla Yamaha e da Petronas. Per scommettere sui nomi a podio ed altro vi potete collegare a www.melbet-italia.com .

Binomio tra Rossi ed il Mugello, lui nove volte campione del mondo in questo circuito ha vinto ben nove volte. Nel suo cuore un posto speciale è riservato per il Mugelloè speciale per tutti gli appassionati e da trenta anni che rappresenta la casa del GP Italia”. Valentino vorrebbe lasciare il segno su questa pista ma prima deve provare e vedere se riuscirà ad essere veloce.

Ultima gara? Futuro ancora incognito

In sella alla MotoGP al Mugello potrebbe correre la sua ultima corsa, “avremo ancora diverse gare in pista e a luglio ci sarà un mese di pausa in assenza della Finlandia. Sarà quello il momento in cui tutti penseranno al 2022 ed anch’io devo prendere delle decisioni. Insieme a Petronas e Yamaha devo fare delle valutazioni e capire i loro programmi. La decisione è vincolata anche dai risultati perché un posto lo potrei trovare ma non so quanto senso avrebbe”.

Ci sono però delle voci che corrono tra i box dove si pensa al team VR46 in MotoGP potrebbe essere la possibilità per Rossi che però è frenato a parlare di accordi con la Ducati. “il team per il prossimo anno sta dialogando sia con Ducati che con Yamaha ma ancora è presto. Bisogna attendere ancora un po’ di giorni per avere delle risposte più concrete”.

Intervistato da Sky gli viene chiesto se c’è la possibilità di intraprendere la carriera di capo del suo team e lui risponde “io sono ancora un pilota e se dovessi smettere di correre in moto i piacerebbe fare qualche corsa in macchina. Per quanto riguarda la gestione del mio team non penso proprio perché a me non piace lavorare”.

Rossi e il Mugello

Questa pista è sempre considerata, La gara con la L maiuscola: “la pressione durante la settimana è diversa se si parla di questa pista. Già dal risveglio di lunedì mi sento diverso e poi ripenso che c’è il Mugello e anche in assenza da tifosi e paddock la pressione c’è sempre.

La velocità durante il giro impressiona, si può battere il record ma fanno impressione la frenata e il salto. Non penso che possa essere l’ultimo e la tristezza è anche l’assenza dei tifosi. Dopo, 25 anni la sensazione che provo è sempre la stessa e questo è molto bello, voglio concentrarmi per dare il meglio e divertirmi”.

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