Dal pugno di Guadagni dopo 34 secondi al record di Gala: viaggio tra i cartellini rossi lampo
Pugni, manate, reazioni scomposte e proteste furiose. La Serie C si conferma un campionato di fuoco, dove le tensioni spesso sfociano in episodi che lasciano il segno non solo sul risultato ma anche sul curriculum disciplinare dei protagonisti. L’ultima giornata ha offerto l’ennesima perla di questa stagione: nel derby campano tra Giugliano e Sorrento (terminato 5-0), Giuseppe Guadagni si è fatto espellere dopo appena 34 secondi di gioco per un pugno all’addome di Sulayman Oyewale, a palla lontana. Un gesto costato tre giornate di squalifica all’attaccante sorrentino.
Il re indiscusso delle espulsioni lampo
Ma il primato stagionale appartiene a un altro giocatore. Antonio Gala, giovane centrocampista ex Milan Futuro ora al Foggia, detiene il record della stagione per l’espulsione più veloce: appena 10 secondi dopo il suo ingresso in campo, durante la sfida contro l’Ascoli di metà gennaio, ha rifilato un pugno sul petto di Tirelli per liberarsi dalla marcatura. Cartellino rosso immediato e tre giornate di stop forzato che hanno segnato drasticamente la sua esperienza nella seconda squadra rossonera.
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Il girone B, il più “cattivo” della Serie C
I numeri parlano chiaro: il girone B si distingue come il più indisciplinato, con ben 1623 cartellini gialli e 103 espulsioni in 36 giornate. Una media impressionante che testimonia l’intensità e la tensione che caratterizzano questo raggruppamento, dove ogni partita può trasformarsi in una battaglia senza esclusione di colpi.
Sul podio delle espulsioni più rapide troviamo anche Luca Baldassin, che in Campobasso-Torres dello scorso settembre ha ricevuto un doppio giallo nel giro di 11 secondi per un fallo seguito da proteste giudicate eccessive dall’arbitro. Una follia costata cara al suo team, costretto a giocare praticamente l’intera partita in inferiorità numerica.
Doppi gialli fulminei e reazioni insensate
La lista dei protagonisti in negativo continua con Gabriele Minotti (Milan Futuro-Pianese) e il portiere lituano del Messina Krapikas, entrambi espulsi circa 15 secondi dopo il primo cartellino giallo. Casi che evidenziano come la gestione emotiva rappresenti spesso un fattore decisivo nel determinare le sorti di una partita.
Edoardo Lonardo dell’Atalanta U23 ha invece impiegato poco più di 50 secondi tra la prima ammonizione e l’espulsione, subentrato al 77′ e già sotto la doccia per un intervento a gamba alta all’83’. Discorso simile per Alessio Sabbione della Lucchese, espulso dopo appena un minuto per doppio giallo nel primo tempo della partita contro il Perugia, persa poi 4-0.
Il tema della disciplina in campo ricorda quanto sia importante la gestione delle emozioni anche nelle categorie professionistiche superiori, come dimostra il caso di allenatori come Thiago Motta alla Juventus, capaci di trasmettere equilibrio e controllo ai propri giocatori nei momenti di tensione.
La “zona rossa” dei subentrati
Un dato significativo emerge dall’analisi: molti dei protagonisti di queste espulsioni lampo sono subentrati a partita in corso. Alex Jimenez del Milan Futuro si è fatto espellere nel recupero dopo un minuto e mezzo dal primo cartellino giallo, mentre Andrea Bonetti (Renate) e Gian Marco Neri (Vis Pesaro) hanno “resistito” appena due minuti tra la prima e la seconda ammonizione.
Record negativo anche per Agyemang del Novara, che ha collezionato due gialli in tre minuti nel finale di gara, e per Eddy Cabianca, entrato all’82’ di Feralpisalò-AlbinoLeffe e espulso all’85’ per un’entrata killer a gamba alta.
Completano la speciale classifica Cominetti del Sestri Levante (4 minuti per una manata), Bizzotto del Monopoli (5 minuti per un fallo da ultimo uomo), Puczka della Juventus Next Gen e Squizzato del Pescara (6 minuti ciascuno). Anche giocatori esperti come El Kaddouri, Tascone e Odjer sono finiti nella lista dei “cattivi express” con espulsioni arrivate appena 8 minuti dopo il loro ingresso in campo.
Questi episodi, oltre a condizionare le singole partite, rischiano di compromettere intere stagioni, sia per i giocatori coinvolti che devono scontare squalifiche, sia per le squadre costrette a giocare in inferiorità numerica. Un monito per tutti i calciatori a mantenere la calma anche nei momenti più concitati del gioco, quando la tensione agonistica raggiunge livelli critici.