Il coltello:  design ed evoluzione

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Il coltello è uno degli oggetti più antichi nella storia umana.
Il termine deriva dal latino coltellus, abbreviativo di culter che indicava la lama dell’aratro, ma la sua storia è ancora più antica del nome e la nascita risale addirittura al Paleolitico.

Un po’ di storia

Le prime lame erano in selce od ossidiana e venivano scheggiate per renderle taglienti.
Col passare del tempo, l’aumento delle conoscenze e delle necessità dell’essere umano, si passò alle lame di rame, seguite da quelle  di bronzo per poi passare al ferro e, infine, all‘acciaio.
In origine possedere un coltello era privilegio di pochi ed era considerato  un vero e proprio status symbol: solo arrivando al medioevo, questo oggetto, diventerà di uso comune.
Oltre all’evoluzione del materiale usato per la lama, si è modificato anche il design: da una semplice punta scalfita di ossidiana, siamo passati a coltelli di fattura inestimabile come quelli da collezione.

L’evoluzione del coltello

Gli studi non mirano solo all’eleganza e praticità ma valutano, ad esempio, anche il perfetto equilibrio tra lama e manico, essenziale per permettere un buon uso.
Anche il galateo tratta questi oggetti da tavola, dettando regole ben precise sul loro utilizzo, fin dal lontano 1558.
Per esempio, la lama deve essere rivolta verso il piatto e mai verso un commensale: questo veniva considerato un segno di pace verso gli altri  visto  che il coltello veniva anche usato come arma.
A questo proposito si pensi che alcune culture orientali molto attente al simbolismo, hanno  eliminato il coltello dalla tavola, proprio perché considerato luogo di pace e convivialità. Oggi giorno, possiamo trovare tanti tipi di coltelli: da collezione, da pesca, da caccia, da cucina e multifunzione Quali sono i materiali più utilizzati per la loro produzione? Possiamo trovare:

  • coltelli in acciaio inox, il più diffuso;;
  • acciaio al carbonio, prodotto molto costoso ma di ottima fattura;
  • acrilico, adatto ad essere decorato, ma molto delicato, basta una spugna troppo abrasiva per rovinarlo;
  • titanio che ha la caratteristica di non lasciare sapore ferroso sui cibi, ma molto meno resistente degli altri;
  • i coltelli di ceramica che tengono a lungo l’affilatura e sono leggerissimi, ma anche fragili e si spuntano facilmente se cadono.

Per le impugnature, invece, vengono impiegati i materiali più disparati: acciaio, legno, osso, teflon, mineralite, acrilico e tanto altro ancora, lasciando libero sfogo ai designer.