Destini opposti per le romane nella competizione europea
Un giovedì di contrasti per il calcio italiano. La Lazio conquista matematicamente il primato nel maxi-girone di Europa League con una prestazione impeccabile contro la Real Sociedad, mentre la Roma cade ad Alkmaar complicando ulteriormente il proprio cammino. Due percorsi opposti, che riflettono i diversi momenti attraversati dalle squadre della capitale in questo avvio di stagione europea.
La Lazio domina e si regala gli ottavi
Biancocelesti cinici e spietati. La squadra guidata da Marco Baroni mette in cassaforte il primato nel girone con una prestazione autoritaria contro la temuta Real Sociedad. Una vittoria che vale molto più dei tre punti, poiché garantisce ai biancocelesti di saltare i playoff e assicurarsi una posizione privilegiata nel tabellone a eliminazione diretta che verrà definito dai sorteggi. Nell’ultima giornata, soltanto l’Athletic Bilbao e l’Eintracht Francoforte potrebbero raggiungere la Lazio in vetta alla classifica, ma l’enorme differenza reti a favore dei capitolini rappresenta un vantaggio praticamente incolmabile.
L’approccio alla partita è stato perfetto: pur avendo bisogno di un solo punto per la qualificazione aritmetica, i biancocelesti hanno dimostrato fame e determinazione, segnando tre reti già nel primo tempo contro una squadra che si presentava all’Olimpico con la reputazione di avere una difesa quasi impenetrabile. Il gol immediato di Gila al 5′ ha spianato la strada, seguito dall’espulsione di Munoz al 30′ che ha ulteriormente facilitato il compito della Lazio. A quel punto, il raddoppio di Zaccagni al 32′ (che non segnava su azione in Europa dal febbraio 2022) e il tris di Castellanos al 34′ hanno chiuso definitivamente i conti, trasformando la ripresa in una formalità.
La Roma affonda ad Alkmaar
Giallorossi ancora fragili in trasferta. Tutt’altra storia per la Roma di Claudio Ranieri, che continua a mostrare preoccupanti fragilità lontano dall’Olimpico. La sconfitta contro l’AZ Alkmaar è l’ennesimo capitolo di un’avventura europea fin qui deludente, caratterizzata dagli stessi problemi cronici: scarsa efficacia offensiva e una difesa che concede troppo facilmente. Inguardabile nel primo tempo con Dovbyk in campo, la squadra ha mostrato qualche timido segnale di miglioramento nella ripresa con l’ingresso di Soulé accanto a Dybala, ma senza riuscire a evitare l’ennesimo gol subito in contropiede.
La situazione di classifica, seppur compromessa, non è ancora disperata: i giallorossi occupano attualmente il ventunesimo posto ma saranno eliminati solo in caso di una combinazione di risultati quasi impossibile. Possono essere superati da Porto, Twente e Braga, mentre l’Hoffenheim potrebbe raggiungerli ma con una differenza reti decisamente sfavorevole (-4 contro il +2 della Roma). Anche il Maccabi Tel Aviv potrebbe arrivare a 9 punti come i giallorossi, ma in quel caso il Porto non potrebbe superare la Roma.
Le reazioni dei protagonisti
Orgoglio e delusione nelle parole degli allenatori. Il contrasto tra i due tecnici romani non potrebbe essere più evidente. Marco Baroni, rappresentato nelle dichiarazioni post-partita dal capitano Zaccagni, esprime fiero soddisfazione per il percorso europeo della sua squadra: «Abbiamo fatto un cammino europeo importante e pochi ci credevano. Baroni ci ha dato la mentalità giusta», ha dichiarato l’esterno biancoceleste, sottolineando l’importanza del lavoro tattico e mentale svolto dal nuovo allenatore.
Dall’altra parte, un Claudio Ranieri visibilmente deluso non nasconde le criticità della sua Roma, che non vince una trasferta dallo scorso aprile: «Abbiamo preso gol da un fallo laterale. Siamo fatti male, non siamo né furbi né intelligenti e commettiamo errori incredibili. Il calcio è questo», le parole amare del tecnico testaccino, che evidenziano problemi strutturali difficili da risolvere nel breve periodo.
Prospettive diverse per il futuro
La Lazio guarda agli ottavi, la Roma ai playoff. I percorsi delle due squadre capitoline si separano nettamente in vista della fase a eliminazione diretta. La Lazio può affrontare l’ultima giornata del girone senza pressioni, con la possibilità per Baroni di operare un ampio turnover e preservare energie preziose per il campionato. Inoltre, saltare i playoff di febbraio rappresenta un vantaggio logistico e atletico non indifferente nel fitto calendario stagionale.
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Per la Roma, invece, la strada si fa in salita. I giallorossi dovranno battere l’Eintracht Francoforte nell’ultima partita del girone per assicurarsi una posizione migliore in vista dei playoff, evitando di incontrare squadre di prima fascia già nei primi turni a eliminazione diretta. Ranieri dovrà lavorare soprattutto sulla solidità difensiva e sull’efficacia offensiva, i due talloni d’Achille mostrati finora dalla squadra.
Le contrastanti prestazioni delle romane ricordano come il calcio sia fatto di momenti e cicli, proprio come testimoniato nell’articolo Immagini iconiche: quando il calcio diventa storia, che raccoglie gli scatti più significativi che hanno immortalato le emozioni di questo sport attraverso le generazioni.