Allegri come Sarri. Con il loro neologismi influenzano anche la nostra lingua
La prima volta che Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri si sono affrontati in panchina, risale al 16 novembre 2003, dove ne venne fuori un anonimo zero a zero senza tiri in porta. Diciotto anni dopo, la sfida Max contro Mau si ripete. Ma sta volta non si tratta solo di un duello d’alta quota tra decani del calcio italiano, con in bacheca diveri trofei. Ma anche una contesa di risvolti linguistici. I due tecnici, sono ormai noti grazie al pallone, ma ora hanno anche contribuito ad arricchire il nostro vocabolario. Dopo il famoso “sarrismo”, diventato patrimonio della Treccani nel 2018, ecco che anche “corto muso” ha fatto il suo esordio nella sezione neologismi della celebre enciclopedia.
Dopo il “sarrismo”, il nuovo termine di Allegri
Non è nuovo il fatto che la nostra lingua prenda in prestito termini o espressioni derivate dal calcio. È singolare che a precedere Max tra gli allenatori sia stato proprio Sarri, il tecnico che più di tutti gli ha tenuto testa negli anni in cui allenava il Napoli, e che poi gli ha preso il suo posto alla Juventus. I due termini “sarrismo” e “corto muso” sono due modi diversi di interpretare il calcio con lo stesso obbiettivo: vincere. Mentre Allegri l’ ha fatto parecchie volte in Italia, con 6 scudetti vinti, 1 con il Milan e 5 consecutivi con la Juve, Sarri ha festeggiato una sola volta, con la divisa bianconera, conquistando però un’Europa League lontano dall’Italia, con il Chelsea, e ha fatto divertire con il suo Napoli. Da qui il termine “sarrismo”, che come si legge nella Treccani, vorrebbe dire “concezione del calcio fondata sulla velocità e la propensione offensiva”.
Il significato del termine di Sarri
Ma il sarrismo è molto altro. È un modo diretto e poco diplomatico di parlare e di comportarsi tipico di Sarri, ed esprime anche un senso di appartenenza che a Napoli lo trasformò in un capopopolo. Quando Sarri entrò nella Treccani, nel 2018, aveva lasciato il Napoli per cercare fortuna in Inghilterra. Un anno dopo tornò in Italia, alla Juventus, dichiarando che, che a proposito della definizione di sarrismo, lui è sempre stato così, sperando di aver mantenuto gli stessi concetti. Lui che è un diretto e che gli piace quando le cose vengano dette in faccia.
Il significato di “corto muso”
Con la Juve, Sarri è durato appena un anno. Il club lo scelse per un cambio di filosofia: non bastava più vincere. Serviva anche il bel gioco. La Signora ha poi ripreso Allegri, tornando al punto di partenza. Agnelli spiegò che la teoria del “corto muso” è sempre piaciuta e il neologismo allegriano è stato definito dalla Treccani come un termine che nelle gare ippiche equivale al minimo distacco nelle piste, corrispondente al muso di cavallo, mentre in altri sport, come nel calcio, sta a significare una vittoria ottenuta con il minimo distacco necessario. Questa metafora, usata da Allegri in una conferenza stampa, è poi diventata virale.
Se ti piace il calcio e le scommesse calcistiche, sul sito di https://www.topbet.eu.com/ trovi scommesse online e quote calcio