Valentino Rossi, parlerò del mio futuro a luglio

Nel GP Italia Valentino correrà senza pubblico ed ancora non si sa cosa farà nella prossima stagione. Il suo percorso in MotoGP non dipende solo da lui ma anche dalla Yamaha e da Petronas. Per scommettere sui nomi a podio ed altro vi potete collegare a www.melbet-italia.com .

Binomio tra Rossi ed il Mugello, lui nove volte campione del mondo in questo circuito ha vinto ben nove volte. Nel suo cuore un posto speciale è riservato per il Mugelloè speciale per tutti gli appassionati e da trenta anni che rappresenta la casa del GP Italia”. Valentino vorrebbe lasciare il segno su questa pista ma prima deve provare e vedere se riuscirà ad essere veloce.

Ultima gara? Futuro ancora incognito

In sella alla MotoGP al Mugello potrebbe correre la sua ultima corsa, “avremo ancora diverse gare in pista e a luglio ci sarà un mese di pausa in assenza della Finlandia. Sarà quello il momento in cui tutti penseranno al 2022 ed anch’io devo prendere delle decisioni. Insieme a Petronas e Yamaha devo fare delle valutazioni e capire i loro programmi. La decisione è vincolata anche dai risultati perché un posto lo potrei trovare ma non so quanto senso avrebbe”.

Ci sono però delle voci che corrono tra i box dove si pensa al team VR46 in MotoGP potrebbe essere la possibilità per Rossi che però è frenato a parlare di accordi con la Ducati. “il team per il prossimo anno sta dialogando sia con Ducati che con Yamaha ma ancora è presto. Bisogna attendere ancora un po’ di giorni per avere delle risposte più concrete”.

Intervistato da Sky gli viene chiesto se c’è la possibilità di intraprendere la carriera di capo del suo team e lui risponde “io sono ancora un pilota e se dovessi smettere di correre in moto i piacerebbe fare qualche corsa in macchina. Per quanto riguarda la gestione del mio team non penso proprio perché a me non piace lavorare”.

Rossi e il Mugello

Questa pista è sempre considerata, La gara con la L maiuscola: “la pressione durante la settimana è diversa se si parla di questa pista. Già dal risveglio di lunedì mi sento diverso e poi ripenso che c’è il Mugello e anche in assenza da tifosi e paddock la pressione c’è sempre.

La velocità durante il giro impressiona, si può battere il record ma fanno impressione la frenata e il salto. Non penso che possa essere l’ultimo e la tristezza è anche l’assenza dei tifosi. Dopo, 25 anni la sensazione che provo è sempre la stessa e questo è molto bello, voglio concentrarmi per dare il meglio e divertirmi”.